Si erano conosciuti su Facebook. Lei è una donna Bulgara di 67 anni, lui è un uomo di colore che si spaccia per militare statunitense in missione in Iraq. Di messaggio in messaggio scatta la passione e i due sembrano innamorarsi. Lei di sicuro, tanto che si promettono amore eterno e di sposarsi.

Lui le racconta di aver trovato un tesoreto da un milione in missione e che in poco tempo era fruttato a 6 milioni. Chiede alla 67enne di trasferire i soldi in Italia così da tenerli al sicuro prima di spartirli con gli amici e lei ci sta. Inizia a girare un'ingenete quantitatà di denaro in più tranche, 200 mila euro, su banche Africane. I soldi servivano per incontrarsi con due uomini del personale diplomatico che le avrebbero consegnato valigette piene zeppe di denaro. Gli incontro avvengono, prima a Venezia, poi a Genova. Dopo la seconda conasegna la donna attende con ansia l'arrivo del promesso sposo a Padova ma lui sparisce da Facebook. Scatta così la denuncia ai carabinieri dove emerge che l'dentità dell'uomo è falsa. La donna apre le valigette e sono vuote.

E' così che il raggiro è finito sulla scrivania del procuratore Sergio Dini che ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di truffa a carico di ignoti.