Attualità di Redazione , 22/05/2019 18:29

"Protocollo Aria"firmato dai capoluoghi veneti

L’assessore Gallani

Il Comune di Padova aderirà al “Protocollo Aria”, il protocollo di intesa tra i comuni capoluogo di provincia del Vento per il coordinamento delle attività di supporto alle azioni previste dal piano regionale per il contenimento dell’inquinamento atmosferico da polveri sottili.

Su proposta dell’assessore all’Ambiente la Giunta ha approvato infatti lo schema di protocollo che sarà firmato dai capoluoghi veneti: "Le sette amministrazioni, anche di colore diverso, sono impegnate su un fronte che riguarda tutti – spiega l’assessore all’Ambiente –. Nel settembre 2017 ho lanciato un incontro tra tutti gli assessori competenti in materi, che è diventato un lavoro di lavoro itinerante. Da qui è nata la volontà di formalizzare un coordinamento politico e tecnico. Al tavolo siamo partiti dai dati e dalle problematiche per confrontarci sugli obiettivi da raggiungere e sulle misure da adottare. Vogliamo integrare le diverse iniziative e rendere omogenea la comunicazione (ad esempio con cartelli e faq uguali) per dare ai cittadini un messaggio chiaro".

Il Protocollo ha quindi l’obiettivo di coordinare l’applicazione della normativa prevista dall’accordo di bacino, contemplando anche nuove azioni: "Stiamo definendo una iniziativa che andrà a premiare i negozi che terranno le porte chiuse, come richiesto anche da una delibera del Consiglio Comunale, e presto sarà operativo uno sportello che offrirà informazioni e assistenza in materia" spiega Gallani.

Con la firma del protocollo i capoluoghi del Veneto si presentano uniti di fronte a un problema particolarmente articolato: "La qualità dell’aria riguarda tutti e non può essere riferito solo a un ambito territoriale – conclude l’assessora –. Il problema riguarda il complesso dell’area in cui viviamo. Come comuni capoluogo stiamo lavorando e ci stiamo impegnando a fondo, ma tutti devono fare la loro parte. Con il protocollo supportiamo la Regione nell’estendere le misure previste dall’accordo a tutte le aree omogenee".