Politica di Redazione , 06/07/2020 10:21

50anni fa prima seduta del Consiglio Veneto

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Cinquant'anni fa, il 6 luglio 1970, si riuniva nella grande sala di Ca' Corner il primo Consiglio regionale del Veneto, presieduto dal consigliere anziano il democristiano bassanese Giovanni Bottecchia.

Primo presidente del Consiglio Vito Orcalli e primo presidente della Giunta il veronese Angelo Tomelleri. Lo ricorda il presidente del Consiglio regionale, Roberto Ciambetti il quale rileva che "sin dalla prima seduta è evidente il sentimento autonomista trasversale alle forze politiche, con l'eccezione dell'opposizione missina e, più smorzata e di diverso tenore, del Partito Liberale. Le cronache - spiega - narrano di un Veneto percorso da forti tensioni in una terra dove non s'era arrestato, anzi, l'esodo dalle campagne, dove non s'era ancora diffusa la piccola e media industria e il terziario era ancora in via di sviluppo. Rispetto alle altre aree del Paese , il Veneto scontava ancora una certa arretratezza economica e - precisa - un ritardo infrastrutturale, ciò non di meno la maggioranza dei consiglieri credeva fermamente nell'autonomia e nell'autogoverno nella convinzione di poter dare risposte adeguate alle domande emergenti dalla società veneta. La speciale commissione - continua - presenterà al Consiglio regionale già il 3 novembre uno schema di statuto che verrà approvato il mese successivo, il 4 dicembre, con 47 voti a favore e uno solo, il missino, contrario".

Il 22 ottobre del 2017 oltre 2 milioni 273 mila elettori residenti in Veneto "ribadiscono questa aspirazione - osserva - partecipando al Referendum indetto dalla Regione, con un risultato che non può essere ignorato. La richiesta di autonomia è un tema che ha sempre attraversato le 10 legislature di questi 50 anni in cui il Veneto è mutato profondamente: da regione a impianto rurale a motore del manifatturiero europeo, proiettata su scala internazionale".

Per Ciambetti il Veneto "ha vinto la sua scommessa dimostrando una capacità di gestione straordinaria proprio nell'unica materia su cui ha effettiva competenza, la sanità, e durante la pandemia che ha messo in crisi quasi tutte le nazioni più avanzate. 50 dopo il 6 luglio - conclude - la Regione del Veneto ha diritto ad ottenere quell'autonomia che ha conquistato guidando una regione da povera che era al benessere".