Attualità di Redazione , 14/08/2020 12:28

Diamanti rari raccontano il centro della terra

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Oltre 50 anni di studi sperimentali finalizzati a comprendere di cosa sia fatto l'interno della Terra hanno portato alla scoperta di importanti minerali (wadsleyite, ringwoodite, bridgmanite e ferropericlasio) considerati essere rappresentativi della composizione mineralogica del pianeta a profondità maggiori di 400 km.

A compiere la scoperta il team di ricercatori guidato da Chiara Anzolini del Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova che ha studiato diamanti super-profondi molto rari scoprendo al loro interno decine di micro inclusioni di minerali contenenti ferro a differenti stati di ossidazione (ferro metallico, ferroso e ferrico).

Questi sono spesso "testimoni" attendibili della composizione chimica e mineralogica dell'ambiente in cui i diamanti stessi cristallizzano. "Di sicuro è improbabile che a una profondità di 300-1000 chilometri vi sia ossigeno libero capace di ossidare, cioè arrugginire, i minerali presenti, dando vita a nuovi solidi. Per questa ragione il diamante diventa una sorta di navicella di informazioni sulla presenza di fasi metalliche e carbonio allo stato elementare - dice Anzolini, ora ricercatrice post-doc al Department of Earth and Atmospheric Sciences della University of Alberta in Canada -. La sequenza di minerali decifrata all'interno del diamante super-profondo in esame è simile a quanto già osservato da altri ricercatori in passato". Rispetto agli studi precedenti, però, "i rapporti volumetrici tra questi minerali sono tali che possono essersi formati solo dalla decomposizione di un minerale - aggiunge - a cui formula chimica proposta, sebbene ancora oggetto di dibattito, è Fe4O5".

Questo studio, dimostra ancora una volta come importanti novità riguardo la composizione chimica e mineralogica dell'interno del nostro pianeta provengono dallo studio dei rari diamanti super profondi. "Uno dei principali obiettivi della geologia della Terra solida - conclude il Professor Fabrizio Nestola, Direttore del Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova e supervisor di dottorato di Chiara Anzolini - è quello di comprendere la mineralogia del nostro pianeta dalla superficie fino alle sue grandi profondità, poiché la sua composizione combinata con le variazioni di pressione e temperatura influenzano l'intera dinamica terrestre".