Attualità di Redazione , 19/10/2020 15:31

Zaia sulle scuole: No a orari scaglionati

Studenti alle superiori

"La questione delle fasce orarie a scuola ha due problemi: uno relativo all'interfaccia logistica e uno, immagino, anche di natura sindacale e di rapporto con i lavoratori della scuola. Perché se ad un lavoratore viene detto che il suo orario non termina più alle 14 ma alle 20, immagino che, conoscendo un mondo così organizzato, qualcuno avrà da ridire".

Così il presidente del Veneto, Luca Zaia che ribadisce la sua contrarietà all'ipotesi di uno scaglionamento orario delle lezioni scolastiche. "Se invece lasciamo tutto così com'è - precisa - e decidiamo di far stare a casa una parte di studenti, a rotazione, mantenendo sempre l'insegnamento in classe, riusciamo a rotazione a non creare problemi alle famiglie. Ci rivolgiamo a 17enni, 18enni che sono autosufficienti. Si potrebbe arrivare, secondo una proiezione - osserva - a 200mila ragazzi a casa, estremizzando l'approccio. Ma - sottolinea Zaia - non passi l'idea che tifiamo per la chiusura della scuola. Assolutamente no. Ci sono ragazzi che pongono problemi che non sono banali: c'è chi ha attività varie nel pomeriggio, lecite per il Dmpc, e mi chiedono perchè dovrebbero fare saltare tutto a causa dell'ingresso scaglionato". Zaia, infione spiega che nel Veneto i servizi di trasporto pubblico pubblico non sono garantiti da metropolitane, ma da pullmann che collegano piccoli paesi alle città in cui ci sono gli istituti e quindi, un ingresso scaglionato, non sarebbe agevole.