"Se il Turismo Veneto rappresenta più del 15% del Pil, quello congressuale sicuramente ha subito uno dei colpi più devastanti e il Dpcm 18 ottobre rappresenta la mazzata finale". Lo afferma il presidente di Assoturismo Veneto Francesco Mattiazzo, secondo cui "come si autorizzano le fiere a valenza nazionale si potevano autorizzare anche i congressi con le stesse caratteristiche".

"Non capisco perché - spiega - se le fiere possono garantire la sicurezza sanitaria dei visitatori, lo stesso non si possa fare anche per i congressi". "Ho l'impressione - continua Mattiazzo - che non ci sia consapevolezza di quello che le nostre imprese danno: occupazione a tantissimi lavoratori nelle attività ricettive, alberghiere ed extralberghiere, organizzatori congressuali, allestitori, tecnici, nei trasporti negli interpreti, nelle guide turistiche nei trasporti solo per citarne alcuni spesso invisibili. Certo, siamo consapevoli dell'emergenza sanitaria e della necessità di adottare tutte le misure utili per la tutela della salute pubblica e come organizzatori di congressi siamo pronti ad attuarle come fatto anche in questi ultimi mesi, ma non possiamo accettare ancora una volta un intervento di totale chiusura senza nessuna possibilità di rispondere al problema della sicurezza sanitaria adottando tutte le misure necessarie".