Cronaca di Redazione , 20/10/2020 13:08

Zaia: "Ragionare su dati non su opinioni"

Luca Zaia

"Bisogna guardare i dati e non esprimere opinioni. Non ho mai detto che non c'è il problema, ma non faccio previsioni, dico i dati".

Lo ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia, a proposito delle prospettive della pandemia in regione. "Non siamo catastrofisti - ha aggiunto - o con una visione idilliaca. Noi che ci lavoriamo dentro sappiamo che per governare questo momento storico bisogna avere sempre i 'ferri in acqua' e stare ai dati. Nessuno ha la sfera di cristallo in mano".

"Non vogliamo essere catastrofisti o ultraottimisti: ogni giorno ha la sua pena. Non possiamo sapere cosa potrà accadere da qui a marzo. Dobbiamo essere più obiettivi più possibili basandoci sui dati. Per questo abbiamo approvato un piano di sanità pubblica per il Veneto che un documento ufficiale: sarà il libro mastro per tutta la sanità veneta. Male che vada col Covid noi dobbiamo garantire 200 posti di terapia intensiva per i pazienti non Covid, per un totale di 1000 posti" ha detto Zaia.

"Mentre gli altri chiacchieravano - ha continuato - noi abbiamo aumentato i posti letto in terapia intensiva. Nel piano di sanità pubblica ci sono segnate cinque fasi: dopo i 400 posti in terapia intensiva inizia la quinta fase, quella rossa. Ma già se si arriva alla fase gialla o arancione ci saranno dei particolari provvedimenti. Da quella gialla partono i Covid Hospital. La quinta fase quella "rossa" stabilisce la sospensione delle attività non necessarie in ospedale per concentrarsi esclusivamente sul Covid, che è una patologia che riempie gli ospedali. I cittadini devono capire questa cosa: uno che fa un infarto deve aver diritto ad avere un'ambulanza".

"Se i cittadini non indossano la mascherina, poi ci vediamo in ospedale. Non so più come spiegare ai negazionisti che il problema principale è che dobbiamo evitare la paralisi degli ospedali, non discutere se il virus viene da Marte" ha concluso Zaia.