Cronaca di Redazione , 21/10/2020 7:18

Calabroni sui Colli? No Ecco di cosa si tratta

ATTACCO DI VESPE SUI COLLI EUGANEI

Durante lo scorso weekend molti cittadini hanno segnalato su facebook e agli amici su whatsapp la presenza di calabroni sul monte Venta, precisamente sulla zona del “Corno del Venda”, e sul monte Madonna, lungo il sentiero degli Alpini.

Il Parco Regionale dei Colli Euganei dopo le opportune verifiche spiega che di cosa si tratta: "Sono in realtà di grosse vespe (vespa crabro) ancora molto attive in questa stagione in quanto alla ricerca di cibo per affrontare il letargo. Per questo, durante passeggiate ed escursioni, è necessario prestare molta attenzione. I Colli Euganei sono meravigliosi d’autunno, ma oltre a tante bellezze, purtroppo è possibile fare anche degli incontri sgraditi, come nel caso di queste grosse vespe. Del resto ci troviamo all’interno di un ambiente naturale, dove i pericoli sono sempre latenti. Comunque per evitare spiacevoli inconvenienti con questi insetti è sufficiente usare qualche precauzione, perché diventano veramente pericolosi solo se vengono infastiditi o se avvertono un pericolo per il loro nido che solitamente scavano nel terreno, distinguibile come un grosso buco circolare del diametro di 4-5 cm, oppure nelle fessure profonde degli alberi secchi. In entrambi i casi la presenza è segnalata da uno o due individui nei pressi dell’apertura".

IL CONSIGLIO

Soprattutto per chi va a castagne o a funghi, è bene operare con molta circospezione prima di mettere le mani a terra o spostare cumuli di foglie secche. Anche i cani andrebbero tenuti al guinzaglio perché solitamente sono loro ad aizzare la reazione delle vespe.

IN CASO DI ATTACCO COSA FARE

Nel caso di un attacco la cosa migliore da fare sarebbe quella di restare immobili, in modo da ridurre la loro percezione di pericolo in quanto attaccano solo se si sentono minacciate. La loro puntura è molto dolorosa, molto più di quella di un’ape e rispetto a quest’ultima, che può pungere una sola volta, la vespa può tornare a colpire diverse volte. Il veleno crea immediati rigonfiamenti della pelle, ma non costituiscono un pericolo per la salute a meno che le punture siano numerose (si può andare incontro a shock anafilattico) o il soggetto sia affetto da qualche allergia. Può rassicurare il fatto che questi insetti sono piuttosto rari all’interno del Parco e quindi anche un loro possibile incontro è poco frequente.