Cronaca di Redazione , 24/10/2020 8:22

Regioni sotto il 30% di rianimazioni occupate

Terapie intensive occupate in Italia sotto il 30 per cento

Le terapie intensive sono "in affanno" e quelle aggiuntive per l'emergenza Covid sono già sature in 7 regioni italiane. Tutte le regioni, però, si trovano sotto il 30% di posti letto totali di terapia intensiva occupati, ovvero la soglia massima prevista dal monitoraggio del rischio sanitario, e la Valle D'Aosta registra il valore più vicino al limite (27,8%). E' uno degli aspetti che emergono dalla 25/ma edizione dell'Instant Report dell'Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell'Università Cattolica, campus di Roma (Altems). Il tasso di saturazione della capacità aggiuntiva di posti letto in terapia intensiva, spiega Americo Cicchetti, ordinario di Organizzazione Aziendale presso la Facoltà di Economia dell'Università Cattolica, "consente di verificare quanto, dei posti letto di terapia intensiva prevista dai piani di riorganizzazione della rete ospedaliera ed effettivamente implementati, sia in uso: sette regioni hanno già esaurito la suddetta capacità. Si tratta del Piemonte, delle Marche, dell'Emilia Romagna, dell'Abruzzo, della Toscana, della Lombardia e della Calabria. Risultano essere quasi al limite la Campania (92%) e la Sardegna (88%)". Inoltre, prosegue, "è da attenzionare anche la situazione di Lazio, Sicilia e Puglia che hanno occupato più di due terzi della capacità aggiuntiva". Analizzando, invece, l'andamento dei pazienti ricoverati rispetto ai positivi, si segnala un trend in aumento in Friuli-Venezia-Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, nella provincia autonoma di Trento, in Piemonte ed in Toscana. Il valore medio nelle Regioni del Nord è 6,2%, in quelle del Centro 7,5% e di 6,5% in quelle del Sud.