Cronaca di Redazione , 30/10/2020 11:56

35 milioni al Veneto per sviluppo infrastrutture

Cassa Depositi e Prestiti

Cassa Depositi e Prestiti ha firmato un contratto di finanziamento con la Regione Veneto, del valore di 35 milioni di euro, per la realizzazione di investimenti in settori strategici per lo sviluppo economico e infrastrutturale del territorio regionale.

Le risorse - informa una nota di Cdp - saranno destinate per circa 17 milioni a investimenti realizzati direttamente dalla Regione mentre per oltre 18 milioni contribuiranno agli investimenti in favore di Enti Locali.

Gli ambiti di intervento prevalenti riguardano la messa in sicurezza del territorio (in particolare, la sistemazione degli argini e il miglioramento della funzionalità idraulica dei corsi d'acqua), la manutenzione straordinaria delle strade, la realizzazione di nuovi percorsi ciclopedonali, l'abbattimento di barriere architettoniche e la riqualificazione di immobili pubblici, principalmente scuole e impianti sportivi. "L'assunzione di responsabilità che siamo certi di saper dimostrare attraverso l'autonomia - afferma il presidente della Regione Luca Zaia - trova conferma nella capacità di indirizzare coerentemente e valorizzare le risorse a beneficio del territorio e dei cittadini, garantendo anche una regia regionale di finanziamento a supporto di progetti presentati da altri enti. In un momento in cui il nostro tessuto economico è già provato dalla pandemia, diviene ancora più strategico intervenire su infrastrutture, ambiente e altri ambiti ancora, prevenendo situazioni che potrebbero comportare nuove difficoltà alla vita della comunità".

Per l'ad di Cdp, Fabrizio Palermo "questo finanziamento rappresenta un sostegno importante all'economia del territorio regionale, soprattutto alla luce dei numerosi interventi che verranno realizzati grazie alle risorse messe a disposizione. Cassa Depositi e Prestiti rafforza così la vicinanza al Veneto, dove quasi un anno e mezzo fa è stata inaugurata la prima sede territoriale di Verona. Oggi più che mai, per favorire la ripartenza c'è bisogno di attenzione all'ambiente e di infrastrutture moderne, sicure ed efficaci", conclude.