Cronaca di Redazione , 30/10/2020 12:52

3000 positivi in 24 ore ma fatti 30 mila tamponi

LUCA ZAIA

"Abbiamo 3.000 positivi in più. Abbiamo una crescita esponenziale, che è giustificata non solo dall'infezione presente, però è vero che l'alta quota di positivi che intercettiamo è in una fase di test importante, sui 30 mila tamponi al giorno".

Lo ha detto durante la consueta conferenza stampa il presidente del veneto Luca Zaia. "I dati però - ha precisato - ci dicono che i positivi sul totale dei tamponi rispetto a marzo sono la metà. Non giustifico nulla, ma questi sono i numeri. L'esperienza ci dice che il 98% dei positivi a domicilio sono asintomatici".

"Il negazionismo non ci aiuta a curare il problema del Covid, ma ora facciamo tantissimi tamponi, i grandi numeri sui casi in aumento non devono ingannare. Noi veneti siamo bravi a trovare gli asintomatici e isolarli. Siamo ad un passo nella fascia di allarme giallo, la terza. Ci arriveremo stasera e ora anche in Veneto riapriamo Covid Hospital" ha detto Zaia. "I ricoveri sono in aumento. La curva è esponenziale e ricorda un po' la curva di marzo ma le terapie intensive si impennano meno rispetto a questo inverno. Ma non c'è nulla da gioire perché la curva è sempre in salita. Sui Covid Hospital, che sono 10 in Veneto, non abbiamo alternative: abbiamo bisogno di ospedali circoscritti per curare i pazienti Covid. Magari potessimo mandare pazienti ovunque - ha aggiunto - ma sono soggetti altamente infettanti, per cui vanno isolati dagli altri. Stiamo attrezzando le strutture dei Covid center per far sì che siano punti di riferimento provinciale; avremo un hub per l'attività ordinaria provinciale e poi ci sarà un hub provinciale per il Covid. Non abbiamo alternative" ha spiegato.

Zaia ha aggiunto: "Chiedo ai veneti di usare le mascherine e correttamente, non sul mento: altrimenti ci vediamo in ospedale. Faccio appello al senso civico, sono stufo del negazionismo. Dobbiamo uscirne da questa roba. Dobbiamo salvaguardare l'economia: c'è gente che rischia di morire di povertà".

TERAPIA INTENSIVA

"Abbiamo chiuso la 'partita' dell'installazione delle 1.000 terapie intensive" ha annunciato Zaia. "Ricordo - ha aggiunto - che la punta massima nella prima ondata era di 356 posti occupati, ovviamente più 200 malati ordinari. Sono sostanzialmente letti di semintensiva che hanno attaccata la tecnologia per commutarli in intensiva, in caso di peggioramento del paziente", ha concluso.