Attualità di Redazione , 23/11/2020 18:40

Piano accoglienza dei senza fissa dimora

Emergenza freddo, 178 posti a Padova

Riparte il programma di Accoglienza invernale per le persone senza dimora del Comune di Padova.

Il tavolo tecnico sull’inclusione sociale ha definito i dettagli del Piano, che sarà operativo dal 30 novembre fino al 28 febbraio, salvo proroghe legate alle condizioni meteo.

I posti a disposizione saranno 181, 11 in più rispetto allo scorso anno, attivi per tutta la durata del periodo.

Come ogni anno le persone che vogliono richiedere l’accoglienza notturna dovranno rivolgersi allo sportello allestito presso la “Casetta Borgomagno” in Via Eremitano, previo appuntamento da fissare telefonicamente.

Gli operatori di Casetta Borgomagno si occuperanno di prenotare i tamponi e le visite mediche. Solo successivamente sarà possibile l’assegnazione alle diverse strutture.

Le persone saranno accolte, tramite lo sportello accoglienza della Casetta Borgomagno, presso:

L’ex Scuola Gabelli

Casa a Colori

Cooperativa LUNAZZURRA

Casa Arcella

Asilo Notturno

Sono inoltre a disposizione posti dedicati a chi dovesse risultare positivo al Covid 19 o dovesse essere sottoposto a isolamento fiduciario.

In considerazione dell’emergenza sanitaria, quest’anno le persone saranno appunto sottoposte a tampone e assegnate alle diverse strutture di accoglienza per tutto il periodo di attivazione del Piano, al fine di contenere il più possibile i contatti all’interno delle strutture e facilitare il tracciamento in caso di situazioni di positività al Covid 19.

Gli Operatori della Casetta invieranno puntualmente aggiornamenti all'AULSS 6, al Settore Servizi Sociali del Comune di Padova e alle strutture con l'elenco sulle eventuali variazioni dei nominativi in accoglienza.

Oltre a questo, sempre in considerazione dell’emergenza sanitaria, gli ospiti in accoglienza verranno monitorati ogni giorno all’ingresso: dovranno essere sottoposti alla misurazione della temperatura, all’igienizzazione delle mani; dovranno indossare la mascherina, con copertura di bocca e naso, in tutti i locali della struttura eccetto nella camera assegnata. In caso di temperatura superiore a 37,5° o presenza di altra sintomatologia lieve Covid correlata, la persona sarà spostata in stanza isolata a scopo precauzionale per essere sottoposta a tampone il giorno seguente.

Oltre all’accoglienza 6 le Unità di Strada copriranno il territorio della città, di cui 5 attivate dal volontariato, con il compito di monitoraggio del territorio, distribuzione viveri e coperte.



Dichiara l'assessora Marta Nalin:

“Il piano per l’accoglienza invernale quest’anno tiene necessariamente in considerazione la situazione di emergenza epidemiologica. Non solo più posti, ma posti specifici per l’accoglienza di chi dovesse trovarsi positivo o in isolamento. E’ un risultato importante e per nulla scontato, per il quale vanno ringraziate tutte le realtà partecipi al Tavolo Inclusione, che hanno svolto un lavoro prezioso, tenendo conto delle difficoltà che la situazione ci impone. Un ringraziamento particolare all’Ulss e alla Polizia Locale, che quest’anno ricoprono un ruolo ancora più strategico.

L'accoglienza invernale, oltre a rispondere a bisogni immediati, solitamente offre la possibilità ai Servizi Sociali di un aggancio relazionale e l'avvio di colloqui motivazionali e di approfondimento.

Anche quest’anno abbiamo attivato tutti i servizi necessari perché ciò possa avvenire, in un contesto dove il monitoraggio e la conoscenza delle persone è utile anche ai fini del contenimento del contagio.

Ogni anno come Amministrazione mettiamo in campo molte azioni su questo tema e ogni anno proviamo ad affiancarle ad un lavoro di sensibilizzazione di tutta la cittadinanza perché è importante che tutti possano nel loro piccolo intervenire quando incontrano persone in difficoltà, dando indicazioni, segnalando lo sportello dedicato all’accoglienza o le Unità di strada o magari segnalando ai nostri uffici la necessità di attivarle. Se tutte e tutti ci impegniamo ad aiutare e far conoscere i servizi, ne guadagna la città.“