Attualità di Redazione , 23/11/2020 20:59

Vaccino italiano, "Risultati fantastici"

Vaccino covid-19

Nuove notizie incoraggianti sul fronte dei vaccini anti-Covid. Il candidato vaccino realizzato dall'Università di Oxford con la Irbm di Pomezia, che sarà prodotto e commercializzato da AstraZeneca, ha infatti dimostrato un'efficacia al 90% nel dosaggio ottimale che prevede la somministrazione di mezza dose seguita da un richiamo di una dose dopo un mese. L'azienda produttrice ha reso noto che un secondo tipo di dosaggio (due dosi piene a distanza di un mese) è risultato avere un'efficacia del 62% e che l'efficacia media del vaccino - ottenuta dall'analisi combinata dei due regimi - è del 70%. Entro il 2020 saranno già disponibili 200 milioni di dosi. Intanto, sul fronte italiano, il Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri - illustrando in commissione Bilancio il piano che si sta mettendo a regime e che dovrà essere pronto nelle prossime settimane - ha annunciato che ci sarà un punto di "conservazione e somministrazione" dei vaccini anti-Covid ogni 20mila cittadini e la somministrazione avverrà in ospedali e Rsa. Sono stati già spesi, ha inoltre reso noto, 94 milioni, che è la quota che l'Unione Europea ha chiesto all'Italia per acquisire la quantità di vaccini che sono stati finora predisposti. Ogni Paese ha diritto ad una quota percentuale dei vaccini e quella dell'Italia è del 13,5%. Tra i più promettenti, vi è proprio il vaccino Oxford. Nel 2021 potranno essere disponibili oltre 3 miliardi di dosi di questo siero ed Irbm annuncia che se necessario è pronta a produrne 10 milioni. Il vaccino può essere conservato, trasportato e maneggiato a normali condizioni di refrigerazione (2-8 gradi Celsius) per almeno 6 mesi e somministrato all'interno di strutture sanitarie esistenti. Si è inoltre evidenziata la massima tolleranza per gli anziani ed è confermato il costo di 2,80 euro per dose completa. Finora i test sono stati condotti su 23.000 persone adulte e si prevede di arrivare a 60.000. I dati saranno ora presentati alle autorità regolatorie mondiali per l'approvazione condizionale o anticipata del vaccino e sarà inoltre richiesto l'uso di emergenza all'Organizzazione mondiale della sanità per un percorso accelerato verso la disponibilità del vaccino nei paesi a basso reddito. L'analisi completa dei risultati è stata presentata per la pubblicazione in una rivista scientifica. Sempre più vicini al traguardo dell'approvazione, dunque, appaiono essere tre vaccini: quello Di Moderna, di Pfizer e, appunto, di AstraZeneca. Ma un paragone fra di essi "è prematuro; dipende da ciò che si misura quando si dichiara una percentuale di efficacia e questo potrà essere verificato solo alla pubblicazione di tutti i dati scientifici", ha affermato il professor Andrew Pollard, responsabile della sperimentazione del prototipo di Oxford, durante un briefing virtuale. Oltre 3000, ha quindi precisato, sono i volontari sottoposti al regime di dosaggio che ha fatto registrare il risultato migliore. Un numero "già significativo", ha sostenuto incalzato dai giornalisti sulla dimensione relativamente limitata di questo contingente, pur ammettendo che la raccolta di ulteriori dati sarà utile a consolidare "la nostra fiducia". L'accademico ha in ogni caso insistito che "questi risultati sono davvero esaltanti, poiché il vaccino può essere conservato a temperature da frigorifero e distribuito nel mondo attraverso il normale sistema di distribuzione", una volta autorizzato. Le notizie provenienti da Oxford "sono incoraggianti" ma "serve ancora tanta prudenza, e sarà la ricerca scientifica a portare l'umanità fuori da questa crisi", ha commentato il ministro della salute Roberto Speranza. Parla di dati "incoraggianti" anche l'Organizzazione mondiale della sanità, mentre il primo ministro britannico Boris Johnson definisce "esaltanti' le notizie sul vaccino di Oxford. Le verifiche sono "da completare - precisa - ma i risultati sono fantastici".



Sul fronte dei vaccini anti-Covid "siamo pronti: lavoriamo giorno e notte perchè tutto sia pronto nel momento in cui, e ci auguriamo che questo momento arrivi nel più breve tempo possibile, le agenzie europea e italiana daranno il via libera ai primi vaccini". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, al Tg5.



"Le agenzie regolatorie europea e italiana faranno tutte le verifiche del caso: un vaccino anti Covid potrà essere somministrato ad una persona soltanto in condizioni di piena e assoluta sicurezza". Lo ha detto al Tg5 il ministro della Salute Roberto Speranza. "Vogliamo raggiungere l'immunità di gregge, quindi abbiamo bisogno che un numero molto alto di persone prenda il vaccino. Vogliamo partire con la persuasione, quella è la strada che seguirà il governo italiano, poi in corso d'opera - ha detto - vedremo i numeri e valuteremo cosa servirà".