Attualità di Redazione , 24/11/2020 12:07

Una targa per le donne vittime di femminicidio

Palazzo Moroni

Domani, 25 novembre,in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sarà scoperta nel cortile di Palazzo Moroni, alle 11.30, una targa dedicata a tutte le donne vittime di femminicidio.

Saranno presenti alla cerimonia - che si svolgerà nel rispetto delle norme di sicurezza e distanziamento - il sindaco Sergio Giordani, l’assessore alle Politiche di Genere e Pari Opportunità Marta Nalin, la presidente della Commissione per le Pari Opportunità, le Politiche di Genere e i Diritti Civili, Luciana Sergiacomi, la promotrice e organizzatrice dell’evento Angela Montemurro e in rappresentanza del Centro Antiviolenza di Padova, Patrizia Zantedeschi.

La Commissione per le Pari Opportunità, le Politiche di Genere ed i Diritti Civili del Comune di Padova nel comunicato spiega: "Ringraziamo il sSindaco e tutta l‘Amministrazione per aver condiviso e fatta propria la proposta della Commissione facendo realizzare una targa “in memoria di tutte le donne morte per mano di chi diceva di amarle, perchè le loro storie non affondino nel silenzio ma risveglino coscienza e civiltà” una targa che rappresenti quindi una testimonianza permanente e significativa dedicata a tutte le donne vittime di femminicidio. E’ per noi motivo di orgoglio pensare che la Casa Comunale accolga questa opera, gesto simbolico ma tangibile per rappresentare quei valori alti e fondamentali che questa Amministrazione per prima contribuisce ad assicurare e tutelare. La lotta contro la violenza di genere e contro l’estrema conseguenza dei femminicidi rappresenta oggi una quotidiana e sanguinosa battaglia che ogni singola persona deve combattere nel quartiere dove vive, nella scuola frequentata, nella fabbrica, o nell’ufficio dove lavora. Le vittime cadute per mano di chi diceva di amarle sono tante, troppe, sono fra noi ed emergono nella quotidianità delle cronache. La lotta contro la violenza ed il femminicidio è quindi una guerra del nostro tempo che ci coinvolge, riguarda tutti. Per questo riteniamo importante rendere testimonianza a tutte le vittime della violenza e appropriato il luogo prescelto perché questo luogo, consolidando il ricordo di altri eroi o altre vittime del passato, ci richiama ad uno sforzo di appartenenza, di responsabilità e di memoria collettiva. Perché questo luogo ci appartiene. Perché siamo cittadinanza attenta ed attiva e Amministrazione consapevole e solerte nel realizzare un percorso culturale di memoria e di impegno sociale, di prevenzione e di cura".