Cronaca di Redazione , 24/11/2020 13:34

Serve intesa dell'arco alpino su restrizioni

Impianto sciistico Dolomiti

"Per lo sci è doverosa un'intesa di tutto l'arco alpino, altrimenti saremmo gli unici a prendere restrizioni che mettono in difficoltà intere comunità, in un bacino di contagio che è unico per tutti".

Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia. "Spero - ha proseguito - che gli accordi siano condivisi. Non poter sciare a Cortina invece che a Klagenfurt o Pramollo non è una bella roba". Zaia ha anche ricordato di aver chiesto la propoga di un anno dei Mondiali di sci di Cortina: "Qualcuno aveva detto - ha aggiunto - che ci sarebbe stato un danno all'economia. E ci troviamo in questa condizioni. Se si faranno, e spero di sì, e ci sarà un'emergenza come questa, saranno a porte chiuse, vedremo di adottare linee guida come è stato fatto per il Giro d'Italia. D'altronde questa è una manifestazione che vive del pubblico, per fortuna avviene all'aperto. Ci sarà un Dpcm vigente, c'è di mezzo la Fisi e il Coni. Però è un peccato perché abbiamo fatto investimenti poderosi, che per fortuna verranno utili alle Olimpiadi".

Sulle misure per il Natale e la località sciistiche "non mi sento in contrapposizione con nessuno. Per me la sanità viene prima di tutto" ha ribadito il presidente del Veneto a proposito delle ipotesi su misure per le festività natalizie. "Non abbiamo capito - ha proseguito Zaia - quali siano gli intendimenti del Cts, al quale le Regioni hanno già mandato le linee guida. La cosa certa è che se ci sarà chiusura servono ristori, e che anche i paesi confinanti chiudano. Anche perché alcuni confini sono virtuali, perché si scia da un paese all'altro senza controlli", ha concluso.