Cronaca di Redazione , 24/11/2020 16:37

3.174 donne nei Centri antiviolenza nel 2019

Assessore Lanzarin

Sono 3.174 le donne seguite con percorso dai Centri antiviolenza veneti nel 2019, 82 in meno, rispetto alle 3.256 del 2018 mentre è più marcato il calo del numero delle donne che si sono rivolte per un primo contatto ad uno sportello o ad un centro antiviolenza: 7.127 rispetto alle 8.464 del 2018. Sempre nel 2019 sono state 2.182 le prese in carico ex novo e 984 le conclusioni o interruzioni di percorso.

Nello stesso periodo, sono 215 gli uomini "maltrattanti" presi in carico dai 7 centri veneti specializzati e monitorati dalla Regione. Lo rileva, In occasione della Giornata mondiale per il contrasto alle violenze sulle donne (25 novembre) l'assessore alla Sanità ed ai Servizi Sociali Manuela Lanzarin, secondo cui il documento di quest'anno "ci invita ad una maggiore attenzione. Le restrizioni dovute alla pandemia, infatti, per molte donne sono un motivo di ulteriore ansia e pericolo". L'analisi della situazione, segnala come l'invio della vittima ai Centri Antiviolenza avviene sempre più frequentemente da parte di servizi territoriali (servizi sociali, medico di base, Forze dell'Ordine, Pronto soccorso, consultori, psicologo o psichiatra). Tramite questi canali, infatti, si registra ormai nel 31% dei casi a fronte del 27% dell'anno precedente. "Questo significa che una donna su tre ha conosciuto e contattato il centro grazie al lavoro di squadra tra i servizi e che la rete inizia a dare risultati ragguardevoli - sottolinea -. La realtà operativa a sostegno delle donne vittime di violenza in Veneto è, ad oggi, composta da 25 centri specifici cui si aggiungono 35 sportelli diffusi sui singoli territori provinciali e 23 Case rifugio. Queste ultime, nel 2019, hanno registrato in totale 29.219 presenze giornaliere, dato anche questo in crescita rispetto al 2018 che ne ha contate 22.403. 67 donne hanno conquistato una propria autonomia personale, 43 quella abitativa e 47 quella lavorativa. Ma 25 donne, purtroppo, hanno fatto rientro nel proprio ambiente familiare dove avvengono le violenze per l' 82% dei casi. L'ambito relazionale e "affettivo" si conferma la circostanza principale dei casi di violenza: il 62% vede coinvolti i coniugi o i partner conviventi e non conviventi delle donne, all'interno quindi di relazioni in corso. A questo va aggiunto un altro dato: il 22% circa della violenza è generata da relazioni concluse a causa dell'ex coniuge o partner. La Regione del Veneto ha investito risorse finanziarie sul tema: 700.000 euro destinati a specifici progetti individuali di autonomia per le vittime prese in carico dalle strutture. Interventi per 2 milioni 317.128 euro, poi, per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità 2019".