Cronaca di Redazione , 30/11/2020 14:03

Nuovo Dpcm, il punto di vista di Zaia

Luca Zaia

"Vorrei che fosse chiarito quali dovranno essere i principi fondanti di questo Dpcm. Se il principio fondante è che l'assembramento è un problema, allora non si possono chiudere i teatri, i cinema e le piste da sci. Perchè a me non riusulta che l'assembramento sia solo in questi contesti; anzi sono forse più governabili degli assembramenti volontari e liberi che si creano naturalmente".

E' la posizione che presidente del Veneto, Luca Zaia, intende esporre oggi nelle riunione delle Regioni. "Auspico che il Governo - aggiunge - fissi intanto, sul piano della politica sanitaria, alcuni pilastri: l'assembramento, gli spostamenti, eccetera, e a cascata seguiranno delle misure. Ma partire dicendo tu sì, invece tu no, non mi sembra un metodo di lavoro. Questo Dpcm - osserva Zaia - è un elemento centrale di questa battaglia perchè si inserisce in piena fase invernale e dovrà affrontare Covid-19, influenza e la più grande campagna vaccinale che mai si sia fatta".

Zaia premette che il suo è un pensiero "espresso in maniera costruttiva, ma è difficile spiegare i motivi per cui il teatro è chiuso e lo 'struscio' invece è aperto, la pista da sci chiusa e l'happy hour con la piazza piena. Penso che prima di tutto venga la salute, ovvio è che ci vogliono dei principi per affrontare eventuali restrizioni".

"Se pensiamo di gestire questa partita con Dpcm e ordinanze fino ad aprile finirà che si arriverà con lo sfinimento, ci sarà una reazione uguale e contraria, non quella dell'assuefazione ma della ribellione a continue restrizioni - ha detto Zaia -. Dovrebbe essere risaldato un patto forte con i cittadini. E questo lo si può fare se si decide di fare una campagna di coinvolgimento per questa sfida. Il legislatore e chi governa, me compreso, non possono pensare che il proprio ruolo sia quello di fare ordinanze: è quello di condividere questa sfida".

"Non ho la bacchetta magica - precisa Zaia-, ma ritengo che, anche, banalmente, improntare campagne di coinvolgimento sia un percorso da fare assieme. Non possiamo lasciare ad altri, come ai negazionisti, una comunicazione che non sia coerente con quello che sta accadendo. Penso che lo Stato di polizia, le multe, non servono a niente. Come si fa a pensare di potere andare avanti in maniera forzosa con le restrizioni?"