Cronaca di Redazione , 03/12/2020 19:14

Bebe Vio paga la multa "Ma ero da un'amica..."

Bebe Vio (foto www.imagephotoagency.it)

Sui media Bebe Vio è abituata a finirci per i successi sportivi, o le campagne social di impegno civile. Per una volta, invece, è la cronaca ad occuparsi della campionessa paralampica, per un suo errore: una violazione delle norme anti-Covid. La giovane era in un bar di Mogliano Veneto (Treviso) - la sua città - ben oltre l'orario del coprifuoco, le 18, in compagnia di una decina amici che stavano bevendo qualcosa. Distanziamento rispettato o meno, erano le 8 di sera, e nel locale non poteva esserci nessun cliente. "Ho sbagliato: sono andata in quel locale a trovare un'amica di infanzia che fa lì la cameriera e non vedevo da anni, perchè non torno mai a casa, e mi sono fermata dopo l'orario di chiusura mentre lei sparecchiava. Ma non ho bevuto, avevo la mascherina e sono rimasta li' solo a chiacchierare, come se fosse una visita di famiglia" si è giustificata la campionessa delle Fiamme Oro, simbolo con Alex Zanardi dello sport paralimpico. Lo scrive Ansa.



Il fatto è avvenuto il 29 novembre scorso. Non è chiaro se l'arrivo dei Carabinieri nel locale pubblico sia stato preceduto dalla telefonata di qualcuno, o se i militari dell'Arma siano arrivati per un normale controllo. Sta di fatto che nel bar, con Bebe Vio, c'era un gruppo di suoi amici, e tutti stavano consumando delle bevande. Ma essendo passate due ore dopo le 18 nessuno avrebbe potuto trovarsi all'ìinterno del locale. Nella ricostruzione iniziale dell'episodio, si era ipotizzato che fosse presente anche il papà di Bebe, Ruggero, forse per il festeggiamento del suo compleanno. Ma dopo alcune ore di silenzio - la schermitrice non ha voluto scrivere nulla sui social - è stata la stessa Bebe a fare chiarezza, dando l'esatta versione del fatto: era lei che si era recata nel locale oltre l'orario stabilito per trovare un'amica che vi lavora come cameriera. "Va bene - ha aggiunto la campionessa - ho trasgredito la legge, ma non c'era altra gente dove ero io. Mi sta cercando il mondo intero, tutto questo risalto ma non ho ucciso nessuno". Al termine della verifica dei Carabinieri sono scattate per tutti le multe da 400 euro, per violazione delle norme di prevenzione del contagio. Sanzioni che sono state pagate. Tutto si sarebbe svolto in modo tranquillo, senza alcuna contestazione. Il locale, che a quell'ora doveva effettuare soltanto servizio d'asporto a domicilio, è stato segnalato alla Prefettura, e dovrebbe ricevere un ordine di chiusura per cinque giorni.