Cronaca di Redazione , 03/12/2020 20:23

Conte illustra il nuovo Dpcm, le novità

Giuseppe Conte

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato in diretta il nuovo Dpcm in vista delle feste natalizie. "Sarà un Natale diverso da tutti gli altri anni, ma non meno autentico" ha detto durante la conferenza stampa. "Il sistema delle Regioni si sta rivelando efficace e ci sta permettendo di dosare i nostri interventi, le misure sono adeguate e proporzionate. Nel giro di un mese abbiamo piegato la curva dei contagi, attualmente l’Rt 0,91. Stiamo evitando un lockdown generalizzato. Continuando in questo modo nel giro di un paio di settimane tutte le Regioni saranno gialle. Siamo costretti a introdurre ulteriori restrizioni per le festività natalizie: la strada per uscire dalla pandemia è ancora lunga. La terza ondata potrebbe arrivare già in gennaio. Occorre impegno e attenzione: dovremo attendere il vaccino e le cure monoclonali".

Ha poi spiegato: "In un sistema libero e democratico non possiamo entrare nelle case dei cittadini con stringenti limitazioni ma solo una forte raccomandazione: non ricevere a casa persone non conviventi, soprattutto in occasione del Natale e del Capodanno. La cautela è essenziale per proteggere i nostri cari, in particolare i più anziani".

SPOSTAMENTI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro della salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto-legge che introduce modificazioni urgenti della legislazione emergenziale per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del virus COVID-19. Il testo estende il limite massimo di vigenza dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) attuativi delle norme emergenziali, portandolo dagli attuali trenta a cinquanta giorni. Inoltre, si stabilisce che:

- dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute;

- il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute);

- sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione;

- dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.

Infine, le nuove norme stabiliscono che i DPCM emergenziali, indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario delle diverse Regioni e Province autonome, possano disporre, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale, specifiche misure tra quelle già previste elencate dalle norme primarie.

La precisazione di Conte: "Voglio chiarire che nei casi di necessità sono compresi anche le iniziative di prestare assistenza ai non autosufficienti. Sempre consentito il rientro nel comune di residenza o dove si abita con continuità. Questo consentirà il ricongiungimento delle coppie".

LE NUOVE MISURE

Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5, a Capodanno finirà alle 7. Dopo quest’ora sarà possibile uscire dalla propria abitazione soltanto per comprovate esigenze, che sono motivi di lavoro, di salute e di urgenza. Rimane anche il divieto di assembramento e l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e al chiuso. I sindaci potranno emettere ordinanze per chiudere strade e piazze per evitare gli affollamenti anche nel corso della giornata, oppure prevedere ingressi contingentati in quelle aree di città e paesi dove c’è il rischio che si verifichino assembramenti.

Dal 7 gennaio ripartirà la didattica in presenza per il 75% degli studenti delle superiori. In università, tornano le lauree in presenza e potranno svolgersi in presenza gli esami, oltre alle lezioni solo per un ridotto numero di studenti.

Gli impianti sciistici resteranno chiusi fino al 6 gennaio.

Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono sospese le crociere in partenza, scalo o arrivo nei porti italiani.

Per le regioni in area gialla i bar, i ristoranti, le pzzerie, ecc... resteranno aperti aperti a pranzo, con il consumo al tavolo dalle 5 alle 18.00 tutti i giorni. Ogni tavolo può ospitare la massimo 4 persone se non sono tutte conviventi. Dopo le 18.00 è vietato consumare cibi e bevande nei locali o per strada. Nelle aree arancioni o rosse loali, bar, ristoranti, pizzerie, ecc... rimarranno paerti solo per asporto tutti i giori dall e5 alle 22 solo per asporto. La consegna a domicilio è sempre consentita.

Gli hotel rimangono aperti in tutta Italia, ma la vigilia di capodanno (il 31 sera) non sarà possibile organizzare i veglione o la cena. Quindi i risoranti degli alberghi chiudono alle 18.00 e sarà consentito solo il servizio in camera. Il giorno di Natale, il 26 e il 31 dicembre i ristoranti saranno aperti per il pranzo. Nelle aree arancioni e rosse, bar e ristoranti restano aperti dalle 5 alle 22 solo per l’asporto.

Per quanto riguarda i negozi e i centri commerciali in tutta Italia, dal 4 dcembre al 6 gennaio, restano aperti fino alle 21.00. Dal 4 dicembre al 15 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi, nei centri commerciali saranno aperto solo alimentari, farmacie, parafarmacie, sanitari, tabacchi, edicole e vivai. Entra il vigore il cashback di natale: fino al 31 dicembre pre chi paga con Carte e App ci sarà un rimborso del 10% fino a 150 euro.

Per evitare l’affollamento delle vie dello shopping governatori e sindaci potranno emanare ordinanze per chiudere strade e piazze, ma anche posizionare distanziatori nelle vie di maggior affluenza che consentano soltanto il passaggio di un numero limitato di persone.

Dal 10 dicembre, per chi torna da uno dei 27 Paesi della Ue, c’è l’obbligo, prima di partire per l’Italia, di fare il tampone e presentarlo all’arrivo: se è negativo, si può entrare senza dover fare la quarantena. Chi arriva da un paese extra-Schengen dovrà comunque fare la quarantena. Dal 21 dicembre e fino all’Epifania scatta una regola più rigida: tutti coloro che torneranno dall’estero dovranno osservare il periodo di quarantena. Ad esempio, sarà possibile andare a sciare in Austria o in Svizzera, ma al ritorno bisognerà chiudersi in casa e restarci per dieci giorni seguendo le regole del confinamento precauzionale. Per evitare la quarantena bisognerà rientrare in Italia prima del 20 dicembre.