Attualità di Redazione , 13/01/2021 12:23

Da lama e alpaca anticorpi anti virus

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Speranze per una nuova possibile terapia anti-Covid: si tratta di nuovi nanoanticorpi, sviluppati lavorando su lama e alpaca, che impediscono l'ingresso del virus nelle cellule e sembrano funzionare anche se subisce delle mutazioni. A metterli a punto, i ricercatori svedesi dell'Istituto Karolinska, insieme a quelli dell'università di Bonn e dello Scripps Research Institute della California, come spiegano sulla rivista Science. A breve un'azienda spin-off dell'università di Bonn testerà i nanoanticorpi in una sperimentazione clinica sull'uomo.

Gli anticorpi che bloccano la proteina spike, impedendole di attaccarsi alla cellula umana e aprire la strada al virus, possono essere la strada per fermare l'infezione. Da un punto di vista terapeutico, i nanoanticorpi potrebbero funzionare meglio, perchè sono molto più piccoli e capaci di attaccarsi al virus in più punti rispetto agli anticorpi normali, oltre che più stabili e facili da produrre su larga scala a parità di costi-efficacia. Per generare i nanoanticorpi dei lama e alpaca, il cui sistema immunitario produce naturalmente anticorpi e nanoanticorpi, sono stati vaccinati con la proteina spike del coronavirus. Tra i nanoanticorpi generatisi, i ricercatori hanno selezionato quelli che si attaccavano meglio, identificandone quattro particolarmente efficaci. Il prossimo passo sarà usarli in una terapia farmacologia a complemento del vaccino, magari in chi è già stato malato di Covid o come prevenzione per chi non può essere vaccinato o ha un sistema immunitario indebolito.