Attualità di Redazione , 18/01/2021 12:28

Maltempo e gelo: su i prezzi degli ortaggi

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In controtendenza crescono i prezzi dei prodotti alimentari nel carrello con aumenti che arrivano all’1,9% per la verdura fino al 4% per la frutta ma nei campi è speculazione al ribasso. I casi rilevati su territorio regionale – commenta Coldiretti Veneto – riguardano in particolar modo il settore orticolo con ortaggi pregiati come i radicchi in genere pagati sottocosto 20 centesimi al chilo quello di Chioggia di 1^ qualità venduto al supermercato a circa 2 fino a3 euro. I 40 centesimi del precoce riconosciuti al coltivatore triplicano nella borsa della spesa. Tiene per ora il Rosso Tardivo di Treviso che con 2/2.5 euro/kg recupera a mala pena i costi, al consumatore costa però 6 euro. La situazione non è migliore per le altre verdure come ad esempio: le patate riconosciute al produttore a 20 centesimi e vendute a 80/90, i finocchi pagati a 70 centesimi e presenti nei supermercato a quasi 2 euro al chilo, cavolfiori a 80 centesimi sul campo e a 2 euro negli scaffali della Grande Distribuzione Organizzata



E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti Veneto che ha avviato l’Osservatorio in base ai dati Istat relativi all’andamento dell’inflazione a dicembre che evidenziano un aumento dei prezzi alimentari dello +0.8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Con l’Unione Europea nella morsa del gelo è allarme – sottolinea la Coldiretti - per le forniture di verdure, frutta e ortaggi sugli scaffali per effetto del crollo dei raccolti in molti Paesi a partire dalla Spagna che è il principale produttore europeo ed esportatore anche in Italia. Gli eventi climatici estremi che hanno interessato il territorio iberico con gelate e temperature polari hanno danneggiato – precisa la Coldiretti - la coltivazione di agrumi e ortaggi con i prezzi che sono esplosi per i principali prodotti, dai cetrioli ai cavolfiori fino alle zucchine con effetti anche sui mercati all’ingrosso in Italia. L’arrivo del grande freddo anche sulla Penisola colpisce ora – continua la Coldiretti – le coltivazioni in campo come cavoli, verze, cicorie, finocchi, carciofi, radicchio e broccoli ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni coltivate in serra. La Coldiretti ha elaborato un vademecum per la frutta e verdura che consiglia di verificare l’origine nazionale per essere sicuri della stagionalità, di preferire le produzioni locali che non sono soggette a lunghi e difficili trasporti e di privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori. Un modo – conclude la Coldiretti – per aiutare in un momento di difficoltà l’agricoltura di vaste aree del Paese.