Attualità di Redazione , 19/01/2021 16:49

Prefetto:"al momento no alternativa ai divieti"

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Dispiace vedere che qualcuno pensi di poter fare il furbo con un’interpretazione elusiva delle norme, spiega il prefetto di Padova Renato Franceschelli che proprio in queste ore ha diffuso una nota chiaritoria sul tema del servizio di mensa o catering continuativo, unico caso da sempre previsto per i pubblici esercizi di poter continuare a servire i clienti al tavolo nel proprio locale. "Un servizio sempre consentito ma che presuppone una serie di requisiti: l’esser dedicato a lavoratori dipendenti, l’avere a monte un contratto tra azienda fruitrice e ristoratore, l’aggiornamento del previsto codice Ateco…Non può certamente essere una maniera per tener aperto indiscriminatamente" spiega il prefetto che ha richiamato i sindaci a verificare le regole.

Il messaggio ai furbi che pensavano di aprire i loro locali in barba ai divieti.

Detto questo Franceschelli ribadisce tutta la sua solidarietà e vicinanza alle categorie che stanno soffrendo di più, non solo pubblici esercenti, anche il mondo della cultura, ma "queste scelte hanno una razionalità - spiega - siamo tutti stanchi ma al momento non c'è alternativa ai divieti".

Sulla scuola: "non è la scuola il focolaio, i casi sono portati da fuori. Abbiamo lavorato per il piano di riapertura dal 7 gennaio al 75% e le risorse aggiuntive già assegnate a Busitalia per i trasporti. Il piano c'è, dal 1° febbraio siamo pronti ad iniziare con la consapevolezza che serve l'impegno di tutti: ragazzi, insegnanti e anche presidi. Non potrà mai essere una corretta ripresa se non si differenziano gli orari di ingressi e uscite. Il piano lo prevede, è una scelta obbligatoria sulla quale non possono essere ammesse riserve".