Attualità di Redazione , 19/01/2021 18:21

"Per un calo marcato dei contagi, serve lockdown"

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Le misure adottate per le festività natalizie "hanno evitato l'esplosione di casi da Covid che altrimenti avremmo visto a causa delle intensificate interazioni sociali, ma non ci sono ad oggi segnali nella direzione di una decrescita della curva dei contagi". È l'analisi di Giuseppe Arbia, professore di Statistica economica all'Università Cattolica Sacro Cuore di Roma, secondo il quale ci troviamo ora in una situazione di "sostanziale stabilità, ma non sostenibile" e che richiede misure drastiche come un lockdown perchè si possa arrivare ad un calo marcato dei contagi. "Analizzando l'andamento delle curve relative a tasso di positività, terapie intensive e decessi su trend settimanali - spiega l'esperto all'ANSA - si vede che il tasso di positività ha cominciato a scendere da circa una settimana per tornare ai livelli che aveva al 25 dicembre, mentre le altre due curve restano ancora a livelli superiori rispetto a dicembre, e ciò perchè il tasso di positività è il primo ad abbassarsi per poi essere seguito dagli altri parametri". Questo significa che "vediamo ora un effetto di contenimento dovuto alle misure restrittive natalizie, senza le quali avremmo assistito in questi giorni ad un'esplosione di casi. In altre parole, grazie alle misure - afferma - abbiamo contenuto l'eccesso di diffusione del virus, che altrimenti avremmo visto". Tuttavia, precisa Arbia, "non ci sono ad oggi segnali di decrescita della curva, che si sta invece stabilizzando ma sempre su numeri elevati pari sulla media settimanale a circa 480 decessi giornalieri e 2500 terapie intensive occupate". Quindi, rileva, "non direi che l'epidemia è sotto controllo, ma che abbiamo semplicemente 'tamponato' gli effetti disastrosi che avremmo potuto avere senza però fare passi avanti nella riduzione della curva". Questa situazione di "stabilità", aggiunge, "non è da considerarsi positiva poichè i numeri restano a livelli alti e dunque è una stabilità non sostenibile. Ritengo che la priorità sia ora abbassare in modo drastico la curva dei contagi e a tal fine è necessaria una misura forte come un lockdown generalizzato di un mese durante il quale intensificare le vaccinazioni in modo da abbattere significativamente il contagio". Ovviamente in caso di lockdown, sottolinea, "andrebbero previsti adeguati aiuti economici mirati a quei settori che rischiano il default".