Attualità di Redazione , 22/01/2021 7:41

Commerciante Abano: "Siamo stremati"

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"Ci ho messo il cuore e ho tappezzato le vetrine del negozio con cartelloni di protesta contro un sistema che non tutela assolutamente noi commercianti. Ho chiamato a testimonianza altri colleghi", così Giulia Lazzaro, negoziante di Abano, ha deciso di comunicare il suo disagio con un post sulla pagina facebook della città termale: pubblicando le foto dei cartelloni appesi sulle vetrine del proprio shop.

"Se ho deciso di fare questa provocazione non l'ho fatto solo per me ma a nome di tutti quei commercianti che come me da più di un anno stanno vivendo una crisi senza eguali, per quei commercianti che sono stati costretti a chiudere e per quelli che rischiano di farlo", dice anche al Mattino di Padova. "Siamo una categoria stremata, stanca e afflitta che continua a pagare tasse, affitti con guadagni minimi mai visti e questo perché viviamo in una città che lavora solo ed esclusivamente di turismo ed i turisti sono l'unica nostra fonte di guadagno. E adesso le Terme e tutti il comparto termale sono in ginocchio. Dopo un anno e mezzo di incassi minimi come facciamo a continuare a gestire le nostre attività? E tanti di noi hanno anche famiglia, costi personali, spese mediche da sostenere ma soprattutto ognuno di noi deve vivere e mangiare...ma come si fa senza lavoro?"

"Noi commercianti di Abano vogliamo LAVORARE, vogliamo che il nostro commercio riparta e ci dia di nuovo la voglia di aprire le nostre attività, di vedere ed essere a contatto con i nostri cari turisti: insomma ritornare alla normalità.

Concludo con una chiosa personale: io ho ereditato questa attività che è un'attività storica, la prima in assoluto aperta ad Abano nel lontano 1961 dai miei nonni che da Murano sono venuti ad Abano perché erano gli anni del boom economico e hanno realizzato il loro sogno e avuto un sacco di soddisfazioni portando in città un articolo mai visto prima. Poi l'attività è passata a mio zio che purtroppo è mancato e lo ha lasciato a me. In punto di morte gli ho promesso che avrei continuato a gestire il negozio con tutta la passione e l'amore che lui mi ha insegnato. Tutto quello che sto facendo lo sto facendo per lui e per non essere costretta a chiudere e lotterò con tutta me stessa affinché questo non accada perché come per tutti i commercianti di Abano e i commercianti qui presenti i nostri negozi sono la nostra VITA, le nostre SODDISFAZIONI e i nostri più grandi SUCCESSI e nessuno di noi è disposto a perderli!!!"