Attualità di Redazione , 22/01/2021 10:56

Vaccino Covid, solo 4 su 10 dicono ok senza dubbi

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"I vaccini contro il Covid sono fondamentali per fronteggiare l'emergenza sanitaria, ma l'esitazione vaccinale potrebbe ridurre la copertura e rendere difficile ottenere l'immunità di gregge o, addirittura, favorire mutazioni". Lo afferma Teresa Gavaruzzi, ricercatrice dell'Università di Padova, sulla scorta di una specifica ricerca. Con 'esitazione vaccinale' si intende la propensione o meno a farsi inoculare un farmaco a seconda della percezione del pericolo dettata dalla pandemia. Più si teme il Covid e maggiormente si è disponibile a farsi vaccinare, mentre una minor preoccupazione spinge a rinunciare. Il lavoro è opera del JDMLab - Judgment and Decision Making Laboratory - del Dipartimento di Psicologia dello Sviluppo e della Socializzazione dell'Università di Padova e del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Ferrara con i ricercatori che hanno misurato la percezione del rischio legato al Covid e l'accettazione del vaccino in Italia, da fine febbraio a fine giugno 2020. I dati sono stati raccolti in tre periodi, corrispondenti alle diverse fasi dell'emergenza in Italia: prima del lockdown 28 febbraio-8 marzo, durante il lockdown cioè 9 marzo-9 maggio e dopo il primo lockdown nazionale, 10 maggio-28 giugno 2020. Secondo la ricerca, con il temine Vaccine Hesitancy, che in italiano viene tradotto in esitazione vaccinale, si indica una serie variegata di atteggiamenti, che vanno da alcuni a molti dubbi, fino al ritardo e alla riluttanza a vaccinarsi o vaccinare i propri figli, per uno o più vaccini. Un primo risultato della ricerca è che dei 2.267 partecipanti (69,9% femmine, età media 38,1 anni) il 40% ha intenzione di accettare un vaccino contro il Covid senza alcuna esitazione, mentre il 60% ha un grado di esitazione variabile (da 1 a 100). I risultati mostrano che la probabilità di accettare il vaccino senza esitazione aumenta di circa 2 volte e mezzo quando si percepisce il rischio del Covid come medio rispetto a quando lo si percepisce basso e aumenta di circa cinque volte quando si percepisce il rischio come alto rispetto a quando lo si percepisce basso.