Cronaca di Redazione , 27/01/2021 8:23

Shoah, Bui: "Drammatico momento storico"

Cronaca

Si celebra oggi, 27 gennaio, la Giornata della Memoria in ricordo della vittime della Shoah. Il Presidente della Provincia, Fabio Bui, spiega: "Quando il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono ad Auschwitz e abbatterono i cancelli di quell’inferno, svelarono al mondo intero il più atroce orrore che la storia dell’umanità avesse mai conosciuto: la Shoah. Oggi, per ricordare quel drammatico momento storico, si celebra in tutta Italia il “Giorno della Memoria” per riflettere sull’immensa tragedia che ha colpito milioni di persone. Alcune di loro vivevano e lavoravano nella nostra provincia. E’ bene ricordarlo - spiega - per calare questa riflessione, rivolta soprattutto ai giovani, nella nostra realtà. Perché le persecuzioni, le leggi razziali, i campi di sterminio, non vengano percepiti come qualcosa di remoto, accaduto lontano da qui, in una situazione profondamente diversa dalla nostra. Questi eventi non hanno risparmiato il nostro territorio. Villa Venier a Vo’, oggi trasformata in un percorso museale, ne è la testimonianza perché dal dicembre 1943 al luglio del ’44, fu utilizzata come campo di concentramento. Vi sono raccolte testimonianze di persone che abitavano a Padova, rimaste vittime di questa immensa tragedia. Voci che vanno tramandate perché l’oblio rende più vulnerabili le future generazioni. La memoria - continua - è importante soprattutto per aiutare i giovani a capire e a proiettarsi verso un futuro migliore con responsabilità e consapevolezza. E’ un messaggio che dobbiamo lanciare con fiducia, perché i ragazzi della nostra provincia, così come i loro coetanei del resto d’Italia e d’Europa, siano animati da sentimenti di pace, di amicizia, di tolleranza, di rispetto. Celebrando questa giornata, portiamo un contributo alla lotta contro ogni forma di razzismo, di violenza e di sopraffazione. Il nostro compito oggi - aggiunge - è quello di non dimenticare, di continuare a testimoniare le atrocità del periodo forse più buio nella storia dell’umanità, perché diventi monito per le nuove generazioni chiamate a costruire un futuro senza più aberrazioni, basato su una coscienza sociale e collettiva indirizzata soltanto al bene comune. Questo, credo, sia il modo più degno di onorare una Giornata della Memoria che abbia davvero un significato e non rappresenti solo un giorno simbolicamente marginale nella vita di una comunità. E’ con questo messaggio di fiducia - conclude - che voglio rendere omaggio a tutte le vittime dei campi di sterminio e anche “a tutti coloro che – come recita la legge istitutiva del Giorno della Memoria – in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. Per fare davvero i conti con la Shoah, allora, non dobbiamo più rivolgere lo sguardo soltanto al passato. Perché il virus della discriminazione, dell’odio, della sopraffazione, del razzismo non è confinato in una isolata dimensione storica, ma attiene strettamente ai comportamenti dell’uomo. E debellarlo riguarda il destino stesso del genere umano".