Attualità di Redazione , 23/02/2021 15:25

Covid, Ciambetti ricorda l'impegno di Sinigaglia

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In apertura dei lavori della seduta odierna il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti ha voluto ricordare, con una breve riflessione, l’anniversario dell’inizio in Italia e in Veneto della pandemia da Coronavirus: “Giusto un anno or sono, venerdì 22 febbraio 2020 – ha detto Ciambetti - la conferenza dei presidenti dei Gruppi consiliari veniva convocata con urgenza per il successivo lunedì 24 febbraio a palazzo Balbi per fare il punto con l’assessore Lanzarin e la dottoressa Russo della situazione Coronavirus e per avere dati aggiornati sull’attività messa in atto dalla nostra sanità dopo la morte nell’ospedale di Schiavonia del signor Adriano Trevisan, il primo deceduto in Italia per Covid-19. Leggo testualmente quanto dissi alla stampa al termine dei lavori di quell’incontro dopo aver ringraziato l’intera struttura sanitaria veneta per lo sforzo che stava prodigando: ‘La vita consiliare non vedrà interruzioni, procederà come programmato, con le Commissioni previste per questa settimana e la convocazione decisa quest’oggi della seduta consiliare il prossimo 3 marzo, seduta che si aprirà con le comunicazioni dell’assessore Lanzarin sull’evoluzione del quadro. Le istituzioni, dunque, continuano il loro lavoro ben consce della difficoltà della situazione. Come consiglieri, inoltre, siamo delle antenne nel territorio, siamo i portavoce di cittadini e sindaci e portiamo a conoscenza dell’assessore o delle autorità competenti dubbi, timori, bisogni che necessitano di risposte come false notizie o illazioni che hanno bisogno di una tempestiva e secca smentita’. E così fu: il Consiglio non interruppe i suoi lavori e nel momento del lockdown continuò da remoto a lavorare sempre. Di quel lunedì 24 febbraio di un anno fa porto con me l’immagine di Claudio Sinigaglia, consigliere del Partito Democratico, vicepresidente della quinta Commissione, e grande esperto della sanità pubblica, che alla conclusione della conferenza dei Capigruppo attese la fine delle interviste dei giornalisti all’assessore Lanzarin e poi con discrezione ci informò in maniera dettagliata e precisa della carenza di materiali protettivi, mascherine ‘in primis’, in una serie di ospedali e case di riposo del padovano. Il suo impegno come consigliere nel seguire i lavori del Consiglio e contemporaneamente informarsi e informare sulle problematiche del Covid e la situazione sanitaria veneta fu straordinaria, non venne mai meno, pur nel dolore e difficoltà del male che lo avrebbe stroncato il 13 ottobre scorso. Fra pochi giorni, l’8 marzo, avrebbe compiuto 63 anni. Lo ricordo con affetto e commozione, come ricordo e ringrazio quanti in questi mesi drammatici si sono prodigati in una maniera incredibile: dal presidente Zaia all’assessore Lanzarin e via via lungo la filiere della sanità regionale, medici, personale infermieristico, operatori di sanità, la Protezione civile e le associazioni di volontariato nonché l’intera rete della solidarietà veneta e per quanto ci riguarda più direttamente vorrei sottolineare l’impegno di tutti i dirigenti del Consiglio regionale, i dipendenti e collaboratori esterni, a iniziare dal settore informatico, senza il cui lavoro, spesso svolto in evidenti difficoltà, non sarebbe stato possibile garantire, come invece è avvenuto, la vita della nostra istituzione. e possiamo sicuramente affermare che il virus non ha sconfitto la democrazia. Sicuramente non è finita, però penso che come Istituzione del Veneto il nostro lavoro lo abbiamo fatto durante quest’anno e sicuramente lo faremo anche nel prossimo periodo”.