Cronaca di Redazione , 25/02/2021 12:33

Producevano cocaina e eroina, 14 indagati

Cronaca

È di 14 indagati, nove dei quali sottoposti a misura cautelare, il bilancio dell'operazione antidroga della Squadra Mobile di Padova che ha stroncato quella che gli stessi investigatori hanno definito una "produzione e diffusione di droga su scala industriale".

Da ottobre ad oggi, per tutta la durata dell'osservazione e del pedinamento degli indagati, il lavoro della Polizia ha consentito di sequestrare droga (eroina "caramellata" e hascisc) per un totale di 47 chilogrammi, pari ad un volume d'affari di 260 mila euro. La banda era formata da cittadini albanesi, che si occupavano di gestire il grosso degli arrivi di droga, maghrebini dediti allo spaccio al dettaglio, e italiani che facevano da 'ponte' tra albanesi e africani.

Nel corso delle indagini è stata anche sequestrata una raffineria della droga, da cui il gruppo si riforniva a Bosaro, in provincia di Rovigo. "Una delle ragioni di questa grande diffusione della droga è il fatto che il prezzo dell'eroina è crollato a causa della mancanza di acquirenti provocato dalle restrizioni anti Covid", ha affermato il capo della squadra Mobile Carlo Pagano.

"Buona parte di questa droga è destinato ragazzi molto giovani, che con poco denaro, anche solo 5 euro, riescono ad acquistare il denaro - ha sottolineato il questore Isabella Fusiello - è per questo che continuo a sostenere che il contrasto alla droga va combattuto sicuramente dalla polizia ma serve una collaborazione a più livelli".

I COMPLIMENTI DI ZAIA

“Una fabbrica di morte e decine di chili di veleno spazzati via. Oggi è una bella giornata per la legalità e la lotta a un crimine disgustoso come lo spaccio di stupefacenti. Bravi e grazie alla Questura di Padova e a tutti gli inquirenti”.

Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta la notizia di un’operazione della Polizia di Stato, nei confronti di un gruppo di persone sulle quali gravano pesanti indizi di aver gestito un traffico organizzato di grandi quantitativi di droga, che ha portato al sequestro di una raffineria per produrre le dosi e di decine chili di stupefacenti. “Quantità così grandi e una fabbrica per produrle – aggiunge – avrebbero potuto causare sofferenze e morte a migliaia di persone, soprattutto giovani, e alle loro famiglie. Magistratura e Forze dell’Ordine, anche oggi, hanno mandato ai criminali un messaggio potente: la legalità, prima o poi, presenta il conto”.