Cronaca di Redazione , 25/02/2021 13:14

"Chiesto Cts si esprima su apertura scuole"

Cronaca

"Sono convinto che a livello nazionale debba tornare una campagna di comunicaizone, sensibilizzazione e coinvolgimento cittadini".

Lo ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, riferendo la propria posizione al vertice tra Governo e Regioni. "Siamo - ha aggiunto - in una fase dei contagi diversa, occorre cambiare schema di gioco. Sta accadendo una cosa più repentina, quindi abbiamo la necessità di essere più performanti".

SCUOLE

"Ho chiesto ufficialmente al Governo che il Cts si esprima formalmente e pubblicamente rispetto all'apertura delle scuole. Noi - ha ricordato - non abbiamo aperto le scuole il 7 gennaio, e siamo stati definiti quelli con l'anello al naso. Siccome la scuola è una realtà sacra, la sublimazione della formazione dei ragazzi, se la guardiamo dal lato epidemiologico il Cts ci deve dire perché altre forme di aggregazione sono pericolose e questa no. Noi non siamo in grado di esprimere una valutazione".

Ha poi aggiunto: "Sono da tempo un sostenitore del test fai-da-te che ancora non sono stati autorizzati. Penso che chi lo fa, se risultasse positivo, andrebbe subito da un medico a chiedere cosa fare. Quindi non è vero che con questo tipo di test si sfugge al tracciamento. Anzi. Domando: meglio un ristorante dove c'è il test fai-da-te o quello dove non c'è? Tra l'altro ormai, in giro per il mondo, si sta creando un mercato. Ci sono delle attività che sentono di essere state usate come capro espiatorio per il contagio. Ho parlato - ha aggiunto - con le discoteche, gli spettacoli viaggianti, le palestre: sono tutte massacrate. Ci dicono che erano state chiuse dicendo che erano fonte del contagio. Si sono messi a disposizione ma adesso vediamo che il contagio è galoppante. Adesso chi è la fonte del contagio?".

Sui tamponi fai-da-te "il professor Rigoli ha presentato al Ministero la scorsa settimana i risultati degli studi. Attendiamo, ma ormai ci sono già sul mercato. L'Emilia Romagna - ha aggiunto Zaia - ha l'autotest con il tutor nelle farmacie, le multinazionali hanno ridotto lo 'stecco', che ora resta nella fossa nasale, in Belgio si comprano. Quindi, c'è la sperimentazione, ma il test c'è già sul mercato, e una multinazionale ha già chiesto l'autorizzazione a livello europeo. Se riceve l'ok, si oltrepassa il livello nazionale".

VACCINI

"Ho chiesto a Governo che ci sia una circolare per cui chi ha avuto il virus e si vaccina una volta possa non fare il richiamo, così risparmio sulle dosi" ha detto Zaia. "Si tratta di applicare una direttiva dell'Ecdc in questo senso. Poi ho chiesto di valutare l'opportunità scientifica e organizzativa di pensare se non sia più conveniente fare una dose a tutti che due a pochi. La Gran Bretagna ha fatto questa scelta. E i più recenti studi su AstraZeneca dicono che ha performance simili agli altri due", ha spiegato.

ZONA ARANCIONE

Nelle ultime 24 ore in Veneto si sono registrati 1304 nuovi positivi (2,75% sul totale dei tamponi), ad oggi sono 22.949 gli attualmente positivi. Sono attualemnte ricoverate 1351 persone di cui 134 in terapia intensiva (+2) e 1217 in area non critica (-30). I decessi registrati sono 28. "Dal 1 gennaio ad oggi il Veneto sta calando, ma c'è una tendenza all'aumento dei positivi. L'Rt è a 0,91-92. Con Rt a 1 il Veneto va in zona arancione".

Sull'andamento della pandemia in Veneto, "ci sono piccoli campanelli d'allarme, in linea con l'andamento nazionale. La situazione è buona - ha aggiunto - rispetto a quanto sta accadendo ad altre Regioni. Se guardiamo i dati del Veneto, tranne l'altroieri abbiamo sempre calato, ma vedremo fino a quando. Se guardiamo i positivi, la percentuale di incidenza che all'inizio anno era intorno all'1,4%, adesso è quasi al 3%. E' quasi raddoppiata, su numeri piccoli ma c'è tendenza all'aumento. L'indice Rt era sotto lo 0,60, oggi è di 0,92 più o meno. È pur vero che abbiamo avuto comportamento anticiclico. Preoccupazione ce n'è, dal punto di vista sanitario dobbiamo evitare l'aumento della pressione ospedaliera, poi con Rt 1 si va in zona arancione, e vorrebbe dire ancora restrizioni", ha concluso.

RECOVERY FUND

Per l'utilizzo del Recovery Fund "ci vorrebbe una specie di 'safety car' economica del Governo" ha affermato Zaia. "Stiamo ristrutturando l'economia in maniera anomala. Il virus rischia di diventare il substrato per la malavita e le infiltrazioni nelle società e nei territori sani". La 'safety car', ha spiegato, "dovrebbe allineare le attività, poi arriva il Recovery che porta capitali, e poi si riparte. Spero che il presidente Draghi lo usi così, perché se la filosofia è quella 'dei monopattini' non ne usciamo".